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I Trigeminus
dall’inizio

I Trigeminus nascono dall’esperienza della Compagnia Filodrammatica di Manzano, fondata nel 1975. Dal 1999, con l’ingresso nell’Associazione Teatrale Friulana, prende forma un nuovo tipo di spettacolo: il “cabaret furlan”, portato in scena dai fratelli Mara e Bruno Bergamasco, insieme a Lauro Moja, formando il trio cabarettistico che oggi tutti conoscono come Trigeminus.

Sin dai primi anni, il gruppo si è esibito in numerose località del Friuli, riscuotendo sempre maggior successo e aumentando costantemente il numero di repliche. La loro comicità, capace di unire spontaneità e osservazione del quotidiano, ha conquistato un pubblico ampio e affezionato.

Dai palchi locali al Festival Nazionale del Cabaret

Nel 2002, Lauro Moja veste i panni del Patriarca nel film LINA del regista Danilo Koren. Ma è nel 2004 che i fratelli Bergamasco compiono un salto di qualità importante, superando la selezione e classificandosi tra i dodici finalisti al 13° Festival Nazionale del Cabaret di Torino, diretto da Mauro Giorcelli.

L’anno successivo, sull’onda del successo televisivo ottenuto con gli spettacoli in onda il martedì su Telefriuli, i Trigeminus arrivano al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con uno spettacolo sold out in prevendita, definito da molti un vero e proprio “evento”.

L’altra comicità

Dopo la scomparsa di Lauro Moja, avvenuta il 28 giugno 2007, i fratelli Bergamasco decidono di proseguire l’avventura teatrale in due, mantenendo vivo il nome Trigeminus e la lezione del loro “papà artistico”.

Il loro stile unico, che definiscono “l’altra comicità”, si distingue dal classico cabaret di battute e barzellette. I Trigeminus propongono sketch di produzione propria, ispirati a episodi di vita quotidiana, interpretati con spontaneità e autenticità. Usano indifferentemente lingua friulana, dialetto veneto e lingua italiana, rendendo ogni spettacolo accessibile e vicino alla gente.

La comicità che educa

Uno dei loro sketch più famosi, “626”, è stato selezionato come contenuto pilota per un progetto dell’INAIL dedicato alla sicurezza sul lavoro.

Questo dimostra quanto la loro comicità possa diventare uno strumento di riflessione e sensibilizzazione su temi importanti.

In questa direzione, i Trigeminus si sono mostrati sempre molto attenti alle tematiche sociali, affiancando ai tradizionali sketch di vita quotidiana momenti teatrali capaci di far riflettere attraverso il sorriso.

Ridendo, si può pensare. E proprio questo è il tratto distintivo della loro arte: la capacità di trasmettere messaggi profondi con leggerezza, empatia e intelligenza.

Uno spettacolo che diventa progetto

Oggi, il percorso dei Trigeminus si arricchisce ulteriormente grazie alla collaborazione con Sviluppo Formazione, realtà vicentina attiva nella formazione in ambito sociale, educativo e aziendale.

Il loro spettacolo 626 è stato inserito all’interno del progetto formativo Ocjo (di cui fa parte anche il nuovo format Vita), volto a promuovere comportamenti consapevoli, inclusivi e sicuri nei luoghi di lavoro e nella vita quotidiana.

Il progetto Ocjo, di cui trovate maggiori informazioni su www.ocjo.it, rappresenta una sinergia virtuosa tra arte e formazione, dove la comicità dei Trigeminus diventa strumento per costruire ambienti migliori, più umani e partecipativi.